Osteoradionecrosi e osteonecrosi da difosfonati

Sia il trattamento radioterapico che l’assunzione di bifosfonati possono portare ad una grave patologia infettiva delle ossa mascellari chiamata osteomielite. La radioterapia viene eseguita per la cura dei tumori e anche a distanza di molti anni può creare problemi alle ossa in corrispondenza dell’area irradiata.

I bifosfonati sono dei farmaci che vengono utilizzati per stabilizzare il riassorbimento osseo per motivi oncologici e non oncologici. Tra questi ultimi, molto utilizzati nel sesso femminile, ricordiamo l’uso dei bifosfonati per l’osteoporosi.

Questi farmaci così come le radiazioni provocano un ridotto apporto di sangue a livello del mascellare e della mandibola con una conseguente ridotta capacità di protezione dalle infezioni. La presenza di denti malati o curati malamente, oppure la loro avulsione con la conseguente esposizione ossea, possono determinare l’ingresso dei batteri nell’osso provocando delle infezioni persistenti. Il perdurare del processo infettivo provoca un progressivo deterioramento dell’osso fino alla sua frattura. Un precoce trattamento, spesso conservativo, dell’osteomielite può evitare la progressione dell’infezione.