Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (osas)

É una patologia respiratoria caratterizzata da una triade sintomatologica rappresentata da: russamento associato ad episodi di apnea durante il sonno e da sonnolenza durante il giorno.
É una patologia cronica che spesso è associata ad altre malattie quali ipertensione, diabete, patologie cardiovascolari (aritmie, cardiopatia ischemica, cuore polmonare cronico).
Nell’adulto la causa principale di questa patologia é l’ostruzione delle vie respiratorie correlata a dismorfismi dento-scheletrici (mandibola piccola, mascellare arretrato e/o stretto), eccesso di tessuti molli (palato molle in eccesso, ipertrofia della base linguale, tonsille molto grosse o ipertrofia delle adenoidi).
La diagnosi viene fatta correlando i sintomi con l’esame polisonnografico (esame che studia la respirazione durante il sonno). La polisonnografia é un esame di estrema importanza ed utilità e deve essere eseguito presso i centri di medicina del sonno. Inoltre per studiare l’anatomia delle vie respiratorie e del massiccio facciale é necessario eseguire una TAC e/o una Risonanza Magnetica con relativa ricostruzione tridimensionale del massiccio facciale e delle vie aeree. Un altro esame strumentale necessario per inquadrare al meglio la patologia è la valutazione delle vie aeree superiori mediante fibroscopia che in alcuni casi viene eseguita in sedazione o anestesia generale (sleep endoscopy).
Il trattamento di questa patologia si divide in un trattamento medico costituito dalla nC-PAP. Tale presidio viene prescritto dai medici del sonno (generalmente Neurologi o Pneumologi). È inoltre importante il controllo del peso nel caso in cui ci siano situazioni di obesità o sovrappeso.
Il trattamento chirurgico agisce su due fronti. Puó essere aumentato lo spazio aereo mediante un espansione tridimensionale del massiccio facciale (avanzamento maxillo-mandibolare) o puó essere ridotto il contenuto e quindi i tessuti molli (riduzione del palato molle, asportazione delle tonsille, ecc.). Nei casi in cui é indicato l’avanzamento maxillo-mandibolare ha una percentuale di successo molto elevata del 95% circa.

Link utili: http://www.sicmf.org/area-pazienti/osas-e-russamento.html

CASI CLINICI

Allungamento mandibolare mediante Osteodistrazione

Neonato con mandibola piccola e retroposta con gravi problemi respiratori che hanno richiesto l’intubazione naso – tracheale dopo la nascita per respirare

Radiografie laterali del cranio:
Prima del trattamento durante l’osteodistrazione e dopo il trattamento

Guardando il volto di profilo e le radiografie si può osservare l’allungamento mandibolare e la rimozione del tubo orotracheale con respirazione spontanea